Roma, 24 nov. (askanews) – Si chiama “Nice Place”, dal nome dell’operatrice e ambasciatrice Amref, Nice (nel 2018 inserita da Time nella classifica delle 100 donne più influenti al mondo) e a breve questo luogo proteggerà le bambine in Kenya dalle mutilazioni genitali femminili (FGM), mentre le restrizioni dovute al Covid stanno mettendo a dura prova questa battaglia nel paese dell’East Africa, come nel resto del mondo.
La buona notizia arriva in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, il 25 novembre, mentre le Nazioni Unite lanciano (a partire dal 25/11) un’azione mondiale: 16 giorni di attivismo contro la violenza di genere, azione a cui Amref aderisce.
Amref Health Africa, la più grande Ong africana che si occupa di salute nel Continente, ha raccolto tante testimonianze in vista del 25 novembre, perché ogni anno 3,9 milioni di ragazze sono a rischio di mutilazione genitale femminile (FGM), nel mondo almeno 200 milioni di donne e bambine hanno subito le mutilazioni e, tra le vittime, 44 milioni sono bambine fino a 14 anni. Le mutilazioni riguardano più di 600.000 donne e ragazze in Europa e 80.000 in Italia.
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