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La “zucca vuota” che protegge i neonati

La società Benefit De-LAB assieme ad Amref presenta oggi al Salone della CSR e dell’Innovazione Sociale di Milano Kokono un porta bimbo ideato e progettato per migliorare la salute e la sicurezza neonatale in comunità povere dell’Africa subsahariana. Sperimentato e prodotto in Uganda ma nato dal design italiano e un po’ veronese, Kokono, che in un dialetto ugandese significa “zucca vuota”, è nato per proteggere i neonati dai principali rischi sanitari e di sicurezza domestica o outdoor. In Uganda – primo Paese in cui verrà presentato Kokono grazie alla collaborazione con la Federazione delle Piccole e Medie imprese locali – l’elevato tasso di mortalità infantile è anche dovuto all’assenza di riparo specifico per i neonati.

Lucia Dal Negro in Uganda

Lucia Dal Negro, veronese e fondatrice di De-LAB, che avevamo incontrato qualche tempo fa per conoscere da vicino il modello inclusivo, ci racconta questa impresa Made in Italy: «De-LAB fa progettazione sociale e quindi lavoriamo ideando iniziative profit che generino impatti sociali positivi. Nel caso di Kokono però, anziché trasformarci in un Ente del Terzo Settore, ci affianchiamo a chi sulla salute in Africa ci lavora da anni (Amref è a attiva su questo tema dal 1957) così noi continuiamo a svolgere le nostre mansioni di progettazione del business model, e assieme ad Amref Italia e Uganda verifichiamo alcuni aspetti del progetto per i quali la loro presenza sul campo è fondamentale».

Il progetto

A inizio 2020 partirà la produzione dei primi 1000 esemplari di Kokono. De-LAB si prefigge di continuare le attività di progettazione e produzione dell’oggetto in Uganda, seguendo i principi del Business Inclusivo. Il materiale usato è ricavato da fibre naturali di scarto. Quindi è più leggero e resistente del prototipo fatto in bioplastica che era stato portato in Africa la prima volta in scala 1:1. Accanto al lavoro di produzione, verranno sviluppati moduli per l’educazione sanitaria neonatale sviluppati con Amref. Inoltre il progetto Kokono contribuisce al tema della salute ma anche all’empowerment di genere, e allo sviluppo sostenibile perchè le donne avranno un grande ruolo nella rete distributiva. Un modello di business che include produzione e distribuzione in loco, moduli educativi e… storie di ninne nanne regionali italiane e ugandesi.

«Kokono verrà prodotto in Uganda e poi distribuito in vari villaggi che fungeranno da hub per la diffusione nel Paese – continua Lucia Dal Negro –. Ci affideremo a network locali rappresentati da NGO e da Village Health Team (VHT), spesso donne, che si recano nei paesi per monitorare le condizioni di salute e sicurezza della popolazione. Operativamente, torneremo in Uganda a gennaio, dopo esserci stati lo scorso luglio 2018, per incontrare e siglare accordi con le autorità locali, trader, distributori e nuovi villaggi. È un lavoro di “sistema” che coinvolge figure operative in Uganda e donatori italiani, sia privati che pubblici, interessati a supportare un prodotto innovativo, garantito dall’expertise di attori umanitari come Amref, prodotto in loco e simbolo di un solo obiettivo: salvare neonati e migliorare le condizioni di salute materno-infantile in Africa subsahariana. Non vogliamo distribuire soluzioni, ma cocrearle assieme agli utilizzatori finali, per questo motivo, crediamo che Kokono sia un prodotto interessante per chi vuole investire in iniziative ad impatto sociale, perchè è concreto, scalabile e veramente utile. E se avete delle ninne nanne da inviarci, le stamperemo sulla scocca del prodotto… contattateci!»

De-LAB e Amref presentano oggi, mercoledì 2 ottobre, la loro esperienza al Salone della CSR e dell’Innovazione Sociale di Milano, nel panel Cross Fertilization tra profit e non-profit. Un tema di frontiera di cui molto si parla ma concretamente esistono ancora poche iniziative strategiche. Saranno presenti Lucia Dal Negro, CEO De-LAB, e Luca Burinato dell’area raccolta fondi di Amref Health Africa in Italia.

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Amref Health Africa

Amref Health Africa teams up with African communities to create lasting health change.

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