“La battaglia che sento di più” afferma Fiorella Mannoia, pensando alla violenza sulle donne, causata dalle mutilazioni genitali femminili. ” Da anni sono a fianco di Amref, e questa, tra le cause dell’organizzazione, è quella che sento di più”. La cantante si racconta dopo un viaggio che l’ha vista, per la prima volta in veste di fotografa. Fiorella Mannoia e il portavoce de I Sentinelli Luca Paladini hanno scelto di seguire Amref Health Africa – Italia in una delle aree più affascinanti e remote del Kenya. A gennaio hanno fatto visita ai progetti di contrasto alle Mutilazioni Genitali Femminili (FGM) nella Contea di Samburu. Nel futuro è prevista una mostra fotografica con il frutto del loro lavoro sul campo.
“Sono andata in veste di fotografa, per guardare l’Africa attraverso l’obbiettivo” afferma Fiorella “in modo da avere due punti di vista: quello personale e quello che vedi attraverso la macchina fotografica. Quello che cerco di cogliere nelle mie foto sono gli sguardi di un’Africa che vuole rinascere, che vuole risollevarsi, che ci prova, che è un continente che combatte e non solo quell’Africa che noi tutti immaginiamo, che sta lì a impietosire e va aiutata. È un’Africa che ci prova dall’interno, perché sono gli africani stessi, uomini e donne, che combattono per cambiare questa mentalità”.
Le FGM sono una forma di violenza di genere e una grave violazione dei diritti umani. In qualunque forma, sono condannate dalla comunità internazionale. Nel mondo 200 milioni di donne e bambine le hanno subite. Tra le vittime, 44 milioni sono bambine fino a 14 anni. 3 milioni a rischio ogni anno. Il fenomeno riguarda oggi più di 500.000 donne e ragazze in Europa e 80.000 in Italia. Circa 20.000 donne provenienti da paesi a rischio di FGM cercano asilo nell’UE ogni anno.
L’organizzazione – principale ong africana che si occupa di salute in Africa – lavora in Tanzania, Kenya, Etiopia, Uganda, Malawi e Senegal, per contrastare le FGM. Sono state circa 500mila le donne e le ragazze che, negli ultimi tre anni, hanno beneficiato dei progetti di Amref in questi Paesi. Tra Kenya e Tanzania, sono state oltre 17 mila le ragazze salvate direttamente, attraverso i riti di passaggio alternativi. Riti che segnano il passaggio all’età adulta, delle ragazze, ma bandendo la mutilazione.
A quei riti fa riferimento Fiorella Mannoia quando racconta l’emozione più grande provata durante il viaggio – attività inserita all’interno di un progetto di Amref Health Africa-Italia, sostenuto dall’Otto Per Mille della Chiesa Valdese – “dai villaggi arrivano, per queste celebrazioni, gruppi di persone con i libri in mano”. Le comunità, con il sostegno di Amref, hanno dato vita a nuove celebrazioni del passaggio all’età adulta. Prima avvenivano con il taglio, oggi con il dono di libri. “Capi villaggio, giovani masai e ragazzine, sono tutti coinvolti in questa festa, con i libri protagonisti”. Controvertendo le vecchie usanze, in modo coraggioso, ed infatti Fiorella li chiama “combattenti”. Il pensiero vola al titolo di una sua canzone.
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