Si tratta del primo di tre appuntamenti, curati da Amref Health Africa-Italia – all’interno del progetto Fa.C.E. (Farsi Comunità Educanti), che vede capofila Reggio Children ed è stato selezionato dall’impresa Sociale Con i Bambini, nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educative; gli altri dialoghi saranno presentati il 7 e il 14 luglio.
Quanto è emerso durante il primo dibattito è che la pandemia ha avuto un impatto profondo sulla vita di bambine, bambini e adolescenti. Le difficoltà delle famiglie, Giorgio Tamburlini ha precisato, tra cui incertezza educativa e solitudine, soprattutto delle madri, si sono accentuate. Chiara Saraceno ha denunciato l’invisibilità dei bambini, affermando che la pandemia ha mostrato quanto questo tema sia stato sottovalutato, dalla politica fino ai pediatri, soprattutto nel primo lockdown, quando i bambini sono stati chiusi in casa e hanno perso la socialità. È come se i bambini e le loro mamme fossero spariti.
Dal punto di vista della salute, negli anni in cui si definiscono gli itinerari di una vita intera, il pediatra Tamburlini ha affermato quanto sia fondamentale la presenza di un contorno di interazione, di relazioni stabili, di opportunità di crescita, di punti di riferimento che già prima della pandemia era critico e che è stato messo in forte situazione di criticità dalla pandemia, e pertanto come sia necessario per tutte le famiglie il bisogno di essere accompagnate nella scoperta del proprio figlio, delle sue competenze. Anche Saraceno si è soffermata sull’importanza dei primi mille giorni di vita per i bambini, puntando sul fatto che con il Pnrr, se va bene, ha detto raggiungeremo il 33% di copertura dei nidi mentre continuerà a esserci un 67% di bambini che non avrà accesso al nido oppure potrà andare in quelli privati dipendendo, però, dalle risorse della famiglia.
Durante l’incontro è anche emerso il tema delle differenze che ci sono non solo tra regione e regione ma anche tra quartieri della stessa città. In questa prospettiva dall’incontro organizzato da Amref, i genitori non devono essere lasciati soli, ma vanno accompagnati, preparati alla nascita e alla genitorialità.
Nel corso dell’incontro si è discusso anche della figura del padre, che deve essere di pieno supporto alla madre, delle risorse da investire nei servizi sul territorio e del cambio culturale, che vede la presenza di molti più padri delle nuove generazioni consapevoli del proprio ruolo di genitore attivo nella vita di coppia con uno o più figli.
Il prossimo 7 luglio un nuovo incontro in programma con Saverio Tommasi, in dialogo con la pediatra Simona La Placa e l’educatore Daniele Valli. Il 14 luglio si chiuderà il ciclo con David Puente e con l’epidemiologa Luisa Mondo e l’Advisor in Child Protection Veronica Lattuada sul tema delle vaccinazioni.
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