Mentre il mondo è alle prese con la quarta ondata del Coronavirus, una nuova variante irrompe sulla scena della pandemia. Si tratta di B.1.1.529, ribattezzata “variante Omicron” dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Il nuovo ceppo è stato scoperto tra Sudafrica e Botswana, ma sembra essere presente già in altri Paesi africani limitrofi (Zimbabwe, Mozambico) e non solo. A Hong Kong si stanno monitorando alcuni contagiati provenienti dal Sudafrica, mentre in Israele la variante è stata segnalata su un paziente rientrato dal Malawi. Dei casi sono stati registrati anche in Belgio, in Germania e in Gran Bretagna.
Intanto arriva la prima foto al mondo della variante, realizzata nelle scorse ore a Roma.
La prima foto al mondo della variante Omicron è intanto stata realizzata nell’area di ricerca di Medicina multimodale dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, coordinata da Carlo Federico Perno, con la diretta supervisione dei dottori Claudia Alteri (in collaborazione con l’Università Statale di Milano), Valentino Costabile, Rossana Scutari e Luna Colagrossi.
La foto mostra la struttura della proteina spike della variante Omicron e della variante Delta rispetto alla spike originale di Sars CoV-2.
Secondo i ricercatori Omicron ha molte più mutazioni di Delta (già di per sé molto variata) concentrate in una zona che interagisce con le cellule umane.
Secondo gli esperti, la nuova variante conterebbe oltre 30 mutazioni della sola proteina Spike. Attualmente, secondo l’Oms ci sono meno di 100 sequenze complete disponibili. Al momento, la nuova variante sembra interessare prevalentemente persone con una risposta immunitaria debole, in particolare sieropositive.
Per ora, secondo l’Ecdc (Centro europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie) non sono stati registrati mutamenti nella gravità dell’infezione. Bisogna anche considerare che in Sudafrica, dove la variante Omicron è stata isolata per la prima volta, il tasso di vaccinazione è di appena il 24%, contro una media mondiale del 40% e addirittura una media dei Paesi occidentali sviluppati pari al 70%.
Il timore di una nuova ondata pandemica ha fatto scendere tutte le principali borse mondiali, a cominciare da quelle europee: ieri Milano ha chiuso a -4,6%, Madrid a -5%, Parigi ha perso il 4,7% e Londra il 3,6%. Forte calo anche per le borse asiatiche e per quella statunitense.
Quanto accaduto sui mercati finanziari ha avuto rapide ripercussioni anche su diversi settori economici. A risentirne maggiormente sono stati, in particolare, il settore bancario (che ha registrato un -6,8%), il settore dei viaggi (-8,7%) e quello dell’auto (che ha perso il 6%). In forte calo anche il prezzo del petrolio, sceso di oltre il 10%, e il settore degli aeromobili e delle compagnie aeree, per via del blocco dei voli provenienti dall’area sudafricana deciso da molti Paesi (con cali, anche in questo caso, superiori al 10%).
Dopo i primi casi registrati in Europa, il Ministero della Salute italiano ha emanato una circolare nella quale si raccomanda alle Regioni, in via precauzionale, di potenziare le attività di tracciamento e sequenziamento per i viaggiatori provenienti da Paesi con diffusione della variante Omicron. La circolare, a firma del direttore generale della prevenzione sanitaria Giovanni Rezza, prevede inoltre un’applicazione tempestiva e scrupolosa di tutte le misure di isolamento e quarantena previste a seguito della diffusione della variante Delta.
In ambito economico, il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco esprime preoccupazione in merito a un nuovo possibile peggioramento della situazione in Europa (peraltro già a rischio rallentamento per via dell’aumento dei contagi precedente la scoperta della variante sudafricana).
Nel complesso, continua Visco, gli indicatori di breve termine “continuano a essere nel complesso favorevoli”.
Intanto, però, anche l’Organizzazione Mondiale del Commercio è costretta a annullare la sua conferenza ministeriale proprio a causa della nuova variante: l’ambasciatore Ue presso il Wto Joao Aguiar Machado ha spiegato che si è trattato di una scelta difficile ma “giusta” e che l’Ue “rimane impegnata a lavorare insieme per combattere questo virus”.
Il livello di allerta è alto in tutta Europa. In Olanda 61 passeggeri di due differenti voli provenienti dal Sudafrica sono risultati positivi al Covid. Le autorità sanitarie affermano che sono in corso approfondimenti per capire se si tratti di variante Omicron.
Ma la preoccupazione c’è anche oltreoceano: a New York è in vigore lo stato d’emergenza per via dell’aumento dei contagi. Lo ha annunciato la governatrice Kathy Hochul aggiungendo che la nuova variante, nonostante non sia stata ancora rilevata nello Stato, “sta arrivando”.
A giudicare insufficienti le misure finora adottate, invece, è il direttore di Amref Health Africa Githinji Gitahi, per il quale non serve proibire voli dall’Africa, visto che facciamo parte di un mondo interconnesso dove nessuno di noi “può sentirsi al sicuro fino a che tutti non sono al sicuro”. La soluzione più efficace e più etica, prosegue Gitahi, è fare in modo che “tutti siano vaccinati”.
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