Il Covid-19 mette a rischio i progressi della lotta alle mutilazioni genitali femminili (FGM). Le stime sono impressionanti e riguardano i prossimi dieci anni. Intanto le Nazioni Unite lanciano, a partire dal 25/11, un’azione mondiale: 16 giorni di attivismo contro la violenza di genere. Azione cui Amref aderisce. “Il Covid-19 ha messo a dura prova la lotta alle FGM, ma le comunità africane non si arrendono” dichiara Paola Magni “prova ne è la buona notizia di Nice Place”
Dati FGM
Ogni anno 3,9 milioni di ragazze sono a rischio di mutilazione genitale femminile (FGM). Nel mondo almeno 200 milioni di donne e bambine hanno subito FGM e, tra le vittime, 44 milioni sono bambine fino a 14 anni. Le FGM riguardano più di 600.000 donne e ragazze in Europa e 80.000 in Italia.
Conseguenze pandemia
A livello globale, il COVID-19 minaccia i risultati finora raggiunti nella lotta per porre fine alle FGM, e ha un impatto negativo: secondo il rapporto di UNFPA a causa delle limitazioni relative all’attuale pandemia, si prevede una riduzione di 1/3 dei progressi verso la fine delle FGM entro il 2030. Inoltre, a causa delle interruzioni legate al COVID-19 di molti programmi di prevenzione, nel prossimo decennio potrebbero verificarsi circa due milioni di casi di FGM che sarebbero stati altrimenti evitati.
Buona notizia
Nasce Nice Place, un luogo sognato da Nice Nailantei Leng’ete, operatrice e ambasciatrice mondiale di Amref Health Africa contro le mutilazioni genitali femminili. Il suo impegno le è valso anche il riconoscimento internazionale del Times, come una delle 100 persone più influenti al mondo.
Il “Nice Place” è un progetto nato in Kenya nel 2019, volto a istituire un luogo sicuro dove le ragazze possono andare quando minacciate dalle FGM o da un matrimonio forzato in età precoce. Funzionerà come un Centro d’Accoglienza e una Girls Academy sotto un unico tetto. In questo luogo, le ragazze riceveranno una formazione su strategie di vita, capacità di leadership e imprenditoriali, rendendosi autonome e minimizzando la sindrome di dipendenza a livello di comunità. La Girls Academy, al momento, ha la possibilità di ospitare 50 ragazze ogni anno, mentre il Centro d’Accoglienza sarà aperto ad ogni bambina, ragazza o donna che avrà bisogno di protezione. “Nice Place” vuole rappresentare un luogo dove le ragazze possono acquisire forza e capacità. Sarà una costruzione circolare con una grande piazza al centro. Nonostante le battute d’arresto causa COVID, il lavoro procede: sono state costruite le mura”. A guidare il progetto Amref Health Africa in Kenya con il supporto di Amref Olanda e Amref Italia.
Impatto
Ad oggi, tra Kenya e Tanzania, sono oltre 20.000 le ragazze salvate direttamente, attraverso i Riti di Passaggio Alternativi – riti che segnano il passaggio delle bambine all’età adulta, ma bandendo la mutilazione. Complessivamente, sono circa 500.000 le donne e le ragazze che, negli ultimi tre anni, hanno beneficiato dei progetti Amref tra Tanzania, Kenya, Etiopia, Uganda, Malawi e Senegal, sia in maniera diretta che indiretta. Nella sola contea del Kajiado (Kenya) l’azione di Amref ha fatto calare del 24% le FGM, dal 2009.
La forza travolgente di Nice e delle comunità africane
“Un giorno, mentre insegnavo a scuola, ho notato che alcune ragazze mancavano in classe – afferma Sarah Koimerek, insegnante keniota – Quando ho chiesto informazioni, sono venuta a sapere che avevano subito il taglio genitale femminile. Ho guardato con orrore la sofferenza di queste ragazze che hanno sviluppato complicazioni. Inoltre, i loro genitori non potevano portarle in ospedale per cure per paura di essere arrestate. Questo è ciò che mi ha spinto a interessarmi al lavoro di Amref”. Accanto a loro uomini delle forze dell’ordine, capi villaggio e giovani guerrieri.
“Dobbiamo intensificare gli sforzi” afferma Paola Magni di Amref Italia “ per questo abbiamo aderito alla campagna delle Nazioni Unite e dal 25/11, per sedici giorni, racconteremo storie di successo, contro una violenza che puntiamo a battere entro il 2030. Le comunità africane sono pronte e hanno la forza per farlo”. Amref è anche impegnata attraverso due network mondiali – Global Platform for Action to End FGM/C e Girls not brides – per rendere le FGM “una pratica del passato”.
Article first published on msn.com
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