ROMA aise – Con lo scambio dei materiali prodotti dai ragazzi delle scuole italiane e keniote, la scorsa settimana si è ufficialmente conclusa l’edizione annuale del programma “A scuola con Amref”.
“Dopo mesi di lavoro è molto emozionante per gli studenti ricevere i materiali prodotti dai loro coetanei e imparare cose nuove attraverso cartelloni, foto, video e giochi creati per loro da altri bambini e ragazzi. È un’opportunità molto importante per fargli capire quanto il loro impegno sia importante e per costruire un ponte immaginario tra le scuole in Africa e in Italia”, sottolinea Francesca Gabrielli, responsabile del programma scuole di Amref.
I materiali prodotti – spiega Amref – sono frutto dell’immaginazione e dell’impegno degli studenti che durante l’anno scolastico danno vita a ‘documenti’ di varia natura, pensati per raccontare la loro vita, la loro città, la loro famiglia ai compagni lontani e per raccontare quello che hanno imparato tramite i racconti letti in classe: da cartine geografiche auto-prodotte che esplorano le peculiarità del territorio, a video-racconti, a giochi ideati dai ragazzi stessi.
È proprio questo l’obiettivo di “A scuola con Amref”, facilitare lo scambio reciproco tra gli studenti in Africa e in Italia, favorendo la partecipazione attiva dei bambini e dei ragazzi attraverso spunti di riflessione e momenti di incontro, promuovendo un percorso di crescita consapevole e lo sviluppo di nuove generazioni di cittadini attivi che si impegnino a costruire insieme un mondo più equo.
Nell’anno scolastico appena concluso, hanno aderito al progetto 117 scuole italiane (370 classi) e 5 keniote, per un totale di 7490 studenti italiani e 250 alunni kenioti.
Gli insegnanti hanno potuto scegliere tra 3 progetti educativi: “Link to school”, rivolto alle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado; “Il viaggio di Sama e Timo”, che – partendo da un racconto di Miriam Dubini – spiega con delicatezza il fenomeno della migrazione ai più piccoli; “Missione Inclusione”, progetto di didattica digitale dedicato alla riflessione sui 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile e, in particolare, sui temi dell’integrazione, inclusione sociale e partecipazione attiva della cittadinanza.
Per il prossimo anno scolastico (2019-2020), gli insegnanti avranno a disposizione un’offerta formativa rinnovata.
Oltre a “Link to school” e “Il viaggio di Sama e Timo”, potranno infatti scegliere tra un percorso a partire dal racconto “Il Ragazzo Leone” di Sonny Olumati, che – attraverso la storia di un viaggio fantastico – narra una metafora sull’integrazione, sul trovare un proprio posto nel mondo, sulla convivenza con le diversità spesso solo apparenti, o dal gioco da tavola cooperativo “Komboleo”.
“Komboleo” è stato realizzato in collaborazione con i ragazzi del Children Village di Dagoretti, un vero e proprio “villaggio dei ragazzi” nato nella periferia di Nairobi (Kenya) nell’ambito del progetto Children in Need, finalizzato al recupero dei ragazzi di strada, dei bambini e degli adolescenti vulnerabili.
Il gioco da tavola coinvolge gli studenti in un’avventura per la quale devono prepararsi insieme, organizzandosi e prendendo decisioni condivise. Il gioco comincia nello slum di Dagoretti, a Nairobi, dove vive un gruppo di amici. Un giorno uno dei ragazzi del gruppo decide di andare nella foresta, ma non tornerà più indietro. Gli amici decidono di andarlo a cercare, ma un’avventura così grande non può essere affrontata senza una adeguata preparazione, la foresta infatti è piena di pericoli e bisogna essere pronti a tutto per poterli affrontare. Nel gruppo, si sa, ciascuno ha le proprie abilità e sono proprio l’unione delle differenze e la collaborazione che potranno portare alla vittoria.
Il gioco darà quindi la possibilità di lavorare sulla collaborazione all’interno del gruppo classe e riflettere su alcune tematiche fondamentali, quali la salute, l’igiene, l’accesso all’acqua, il cibo e l’educazione.
Il lavoro di Amref Italia dedicato ai più giovani proseguirà anche durante le vacanze estive.
Nell’ambito di “Missione Inclusione”, progetto co-finanziato dall’AICS che vede come capofila il Cesvi, si svilupperanno durante l’estate quattro percorsi partecipati (organizzati in collaborazione con la SIMM – Società Italiana di Medicina delle Migrazioni) tra associazioni socioeducative ed enti sociosanitari: Cemea del Mezzogiorno – Casa delle Arti e del Gioco, Spazio dell’Arteducazione, Maestri di Strada, Cooperativa Prospettiva. Il primo incontro, dal titolo “Comunità eque: contrasto alle disuguaglianze attraverso l’azione di comunità forti”, si è tenuto il 12 giugno scorso a Napoli.
I percorsi partecipati – che si svilupperanno nelle città di Roma, Milano, Napoli e Catania – sono finalizzati alla progettazione e la realizzazione di quattro campi estivi rivolti a bambini e adolescenti sul tema della salute. Obiettivo del progetto è di informare giovani e famiglie su servizi e tematiche legate alla salute, così da aumentare la loro consapevolezza in merito.
I campi estivi prenderanno vita attraverso vari laboratori che vedranno la partecipazione di esperti sulle tematiche affrontate (dall’alimentazione, all’igiene, all’acqua, allo sport) e di artisti afro-discendenti che porteranno le loro storie di migrazione o di migranti di seconda generazione.
I campi saranno inoltre un’occasione per realizzare e diffondere una mappatura dei servizi presenti nel territorio legati alla salute, concepita in senso ampio come benessere dell’individuo (individuando quindi ospedali e consultori, ma anche biblioteche e associazioni culturali). (aise)
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