“Altro che equità per il vaccino contro il Covid – commenta il Direttore Generale di Amref Health Africa, da Nairobi – degli oltre 205 milioni di dosi di vaccini COVID somministrati finora a livello globale, l’84% si trova in 10 paesi e l’Africa ne rappresenta circa l’1%. Nessuno è al sicuro finché tutti non sono al sicuro” afferma Githinji Gitahi, anche membro del Consiglio dell’Africa CDC. Lo dichiara a pochi giorni dalla più grande conferenza sul futuro della salute africana. Dall’8 al 10 marzo si terrà AHAIC2021 (Africa Health Agenda International Conference).
All’AHAIC2021 sono previsti interventi di Capi di Stato di tutto il continente africano, la cui partecipazione sarà confermata nelle prossime settimane, nonché della Dott.ssa Matshidiso Moeti, Direttrice dell’Ufficio regionale dell’Organizzazione mondiale della sanità per l’Africa, e di un’ampia selezione di massimi esperti in merito di sanità pubblica.
Gli obiettivi chiave dell’AHAIC 2021 – organizzata da Amref Health Africa, Africa CDC, IFPMA, Roche e Takedasono – sono riaffermare gli impegni per promuovere lo slancio per un’azione tangibile e collettiva verso la copertura sanitaria universale (UHC), condividere le più recenti ricerche, conoscenze e dati per lo sviluppo di soluzioni e politiche volte a fronteggiare le sfide sanitarie più urgenti, e avviare partnership e attività significative ed intersettoriali, per creare un cambiamento duraturo.
Tantissimi, infatti, i temi che verranno analizzati; dal vaccino anti-COVID, al ruolo della tecnologia, ai cambiamenti climatici, all’importanza di una leadership sanitaria nazionale e globale onnicomprensiva ed inclusiva, anzitutto per sesso, fino al raggiungimento della copertura sanitaria universale entro il 2030.
Nell’ambito della tecnologia, per esempio, l’assunto che ne sottolineerà l’importanza all’interno delle discussioni che si terranno, è che quest’ultima sta trasformando la totalità della sfera sanitaria. Secondo recenti studi, meno del 50% della popolazione africana ha accesso a strutture sanitarie avanzate, ma l’innovazione tecnologica sta trasformando la diagnostica sanitaria, il trattamento, la raccolta dei dati e l’esperienza dell’utente in Africa. Inoltre, secondo l’OMS, la pandemia COVID-19 ha galvanizzato lo sviluppo di oltre 120 innovazioni tecnologiche sanitarie che sono state sperimentate o adottate nel continente, comprese le tecnologie di sorveglianza, tracciamento dei contatti, impegno della comunità, prevenzione e controllo, e molto altro.
Ulteriori discussioni che si terranno nel corso dell’AHAIC2021 saranno incentrate sulla leadership africana per il raggiungimento dell’UHC (copertura sanitaria universale) entro il 2030, nonostante l’impatto senza precedenti di una pandemia globale sui fragili sistemi sanitari del continente. L’obiettivo è adottare un approccio globale alla sicurezza sanitaria e rafforzare i meccanismi di responsabilità per garantire la salute a tutti.
Immensa partecipazione nell’ultima conferenza, AHAIC2019, a Kigali, in Ruanda, con oltre 1.500 partecipanti, e altrettanto rilevante AHAIC2017, tenutasi a Nairobi, in Kenya, che ha riunito 439 delegati da 20 Paesi, sette dei quali fuori dal continente africano.
L’AHAIC2021, con oltre 1.000 partecipanti previsti, vedrà gli interventi di un’ampia selezione di alcuni dei massimi esperti in merito di sanità pubblica. Tra questi, la Dott.ssa Matshidiso Moeti, Direttrice dell’Ufficio regionale dell’Organizzazione mondiale della sanità per l’Africa, il Dr. John N. Nkengasong, virologo camerunese e Direttore dell’Africa Centers for Disease Control and Prevention; il Prof. Francis Omaswa, Direttore esecutivo dell’African Center for Global Health and Social Transformation (ACHEST); il Prof. Edwine Barasa, Direttore del programma di Nairobi presso il KEMRI-Wellcome Trust Research Program e capo dell’Health Economics Research Unit (HERU); la Dott.ssa Shakira Choonara, Ambasciatrice della Gioventù dell’Unione Africana, operatrice di sanità pubblica e ambasciatrice dell’Operazione Smile per il Sudafrica; la Dott.ssa Anastacia Tomson, Medico e attivista per i diritti sanitari LGBT.
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